Uno stagno per rospi
Un'altro importante abitante di un orto biologico è il rospo comune (Bufo bufo).
Un anfibio che vive quasi tutto l'anno lontano dall'acqua e ci torna solo per riprodursi.
Ma anche se ha la pelle sicuramente meno sensibile alla disidratazione di altri anfibi comunque è attivo soprattutto di notte. Anche per questo non lo si incontra facilmente.
Ma poi, magari diserbando, lo incontriamo che riposa sotto un folto ciuffo d'erba, mezzo interrato per proteggersi meglio dal caldo.
Purtroppo tutti gli anfibi sono in forte calo quasi ovunque per la riduzione dei luoghi adatti alla loro riproduzione, sia per la bonifica di molte zone umide, sia per il sempre maggiore inquinamento delle acque in cui devono tornare almeno per riprodursi.
Ma per il nostro orto sono davvero importanti.
Si nutrono praticamente di tutti gli animaletti che riescono a catturare, dagli insetti alle lumache (tra l'altro sono fra i pochi predatori delle limacce), ma anche piccoli vertebrati se sono così incauti da capitargli a tiro. E come tutti i predatori è di fondamentale importanza per conservare l'equilibrio nella popolazione di prede. Che spesso sono fitofagi che si nutrono delle nostre piante.
Se non si ha la fortuna di avere uno specchio d'acqua abbastanza vicino all'orto da permettere di popolarlo di questi preziosi alleati conviene crearne uno.
Ci si può arrangiare in tante maniere per realizzare un piccolo stagno.
Dal costruire una vasca in muratura, riciclare qualche vecchio contenitore di plastica abbastanza grande per il nostro scopo, scavare un buco e foderarlo con un telo di plastica adatta fino a comprare una delle tante vasche per stagnetti ornamentali.
Perchè un laghetti sia adatto ai rospi deve essere prima di tutto facilmente accessibile.
Cioè deve essere facile per i rospi sia entrare che uscire dal nostro laghetto.
Una fontana o un vasca con un muretto alto anche solo 20cm sono già inaccessibili.
Per quanto riguarda la profondità dell'acqua si accontentano anche di pozzanghere profonde 10cm, ma ovviamente una profondità maggiore è opportuna per vari motivi.
L'importante è che le rive non siano troppo ripide, poi più grande è il laghetto e meglio è.
Ovviamente uno stagno almeno all'inizio ha bisogno di un pò di attenzione, se non vogliamo che diventi una coltivazione di alghe che poi imputridiscono e trasformano il nostro laghetto in una specie di fossa biologica, almeno per quanto riguarda l'odore.
E' quindi fondamentale piantare nel laghetto tutte le piante necessarie per assorbire i nutrienti sciolti nell'acqua. Possono essere sia piante acquatiche vere e proprie, che cioè vivono completamente sommerse, sia piante che pur avendo le radici sott'acqua poi ne emergono.
Per quanto riguarda la scelta delle piante adatte fondamentalmente è solo una questione di gusti.
Le combinazioni possibili sono praticamente infinite.
Fra l'altro alcune piante che vivono in acqua possono essere interessanti anche da un punto di vista alimentare o medicinale, come per esempio la Typha latifolia, la Veronica beccabunga, la Mentha aquatica e altre. Insomma possiamo fare l'orto pure nello stagno.
Se vediamo che gli anfibi non arrivano (cosa abbastanza grave perchè vuol dire che non ce ne sono nel raggio di chilometri), o se semplicemente vogliamo essere sicuri che verranno a riprodursi, possiamo catturare un pò di girini in qualche stagno dove ce ne sono tanti e farli crescere nel nostro laghetto. Il periodo migliore per trovare i girini va da febbraio ad aprile, a seconda delle zone.
Ovviamente non andremo a procurarci i girini dove vediamo che ce ne sono pochi.
Ma in genere quando li incontriamo sono molto numerosi, anche perchè una femmina può produrre migliaia di uova ad ogni deposizione.
Penso che molti prima o poi abbiano visto qualche stagno o anche pozzanghera temporanea piena di girini neri.
Per popolare il nostro laghetto dobbiamo cercare un posto del genere, anche perchè sono proprio i girini neri quelli dei rospi. Quelli di rane e raganelle sono più chiari e più grandi.
Non che le rane o le raganelle non siano utili ma non mi sentirei di consigliare di catturare dei girini di raganella nei pochi posti dove ancora si riproducono, a meno di non sapere con precisione che nel luogo del prelievo queste sono davvero molto numerose.
Anche portare un pezzo di quel cordone gelatinoso che contiene le uova può essere un modo per iniziare la nostra colonia di rospi.
Fra l'altro una volta che i rospi si riprodurranno nel nostro stagno questo porterà altri vantaggi al nostro ecosistema orto.
Dopo la deposizione delle uova lo stagno spesso diventa nero di girini.
Appena nati sono ancora quasi degli embrioni incapaci di muoversi.
Ma presto iniziano a nuotare spinti dalla lunga coda.
Ovviamente solo pochissimi di tutti quei girini raggiungerà l'età adulta.
In particolare nello stagno i girini sono predati fra l'altro dalle larve di libellula che in quel periodo hanno una grande disponibilità di cibo e quindi crescono in fretta per poi sfarfallare nella stagione calda. Le libellule sono predatori molto utili nell'orto ed anche per loro lo stagno è fondamentale visto che le loro larve sono tutte acquatiche.
Quindi i rospi nel nostro orto non sono solo degli utilissimi divoratori di lumache ma diventano anche un'ottima risorsa alimentare per altri predatori.
Io credo che in ogni pezzo di terra coltivato si dovrebba dedicare almeno un centesimo dello spazio ad un laghetto per gli anfibi e gli altri abitanti delle acque dolci che possono arricchire il nostro orto.
Se in tanti facessero così la popolazione di anfibi e di molti altri animali sicuramente si riprenderebbe molto.
E poi uno stagno nell'orto è sempre un posto speciale, pieno di vita com'è.
Forse alcuni diranno: e le zanzare?
Basta che nel nostro stagno ci siano anche alcuni pesciolini e saranno ben poche le larve di zanzara che sopravviveranno in uno spazio così limitato.Consiglio vivamente qualche pesciolino originario della zona in cui si vive.
Io ci ho messo alcuni triotti presi in un fiume che scorre a un km da casa nostra. Sono ormai 15 anni che li ho introdotti e bene o male la popolazione è più o meno stabile, anche grazie ai numerosi predatori che controllano soprattutto la sopravvivenza dei piccolissimi avannotti.
Poi ogni tanto qualche pesciolino se lo mangiano anche le biscie o i granchi che popolano il nostro stagnetto.
A volte possono riprodursi troppo nel qual caso conviene pescarne via un pò e riportarli dove li abbiamo presi. Anche per questo consiglio pesci del luogo.
Ma soprattutto non introduciamo mai quelle specie spesso americane che hanno infestato tante acque interne italiane come le gambusie, i pesci gatto, il persico trota o il persico sole.
Quando ci sono loro ben poco sopravvive.
Su come tenere un laghetto ovviamente si potrebbero scrivere migliaia di pagine.
Io qui ho cercato solo di farne capire l'importanza e dare alcuni consigli fondamentali.
Ma la coltivazione di uno specchio d'acqua può dare davvero grandissime soddisfazioni anche al giardiniere che è in ogni ortolano.Io amo tantissimo la fioritura della menta d'acqua con i soi palloncini di fiori rosa, anche se capisco che una ninfea in fiore cattura l'attenzione anche dei più distratti.
Per fortuna ce l'ho tutte e due.