Ragni lupo, i Lycosidae
I ragni lupo (Lycosidae), sono una famiglia di ragni praticamente onnipresente, in genere con diverse specie.
Sono ragni di dimensioni medie, anche se non mancano specie abbastanza piccole e qualche specie un pò più grande.
In genere i maschi sono più piccoli e spesso più scuri delle femmine.
Sono tutti colorati in maniera poco appariscente, sui toni del marrone-nero-grigio.
Ciò è probabilmente dovuto al fatto che questi ragni cacciano all'agguato aspettando le loro prede e saltando loro addosso o inseguendole per brevi tratti.
Non fanno ragnatele e quindi è importante per loro essere mimetici, e vivendo prevalentemente a terra la loro colorazione è molto adatta a mimetizzarsi sul terreno.
Le femmine quando depongono le uova si portano sempre dietro gli ovisacchi, che in genere
sono rotondi e più o meno bianchi, attaccati con fili molto resistenti alle filiere.
Quando i piccoli sgusciano dalle uova all'inizio restano attaccati alla madre fin quasi a coprirla
tutta, poi dopo pochi giorni lasciano il dorso della madre per arrampicarsi il più in alto possibile
e poi lasciarsi trascinare dal vento appesi ad un lungo filo che producono proprio per questo volo.
In questo modo i ragnetti arrivano anche molto lontani dal punto di partenza,
diminuendo così la probabilità sia di entrare in competizione per il cibo con gli altri piccoli
della covata, sia poi da adulti di accoppiarsi con loro.
Sono animali soprattutto notturni, molto sensibili alla disidratazione, tanto che se casualmente
rimangono allo scoperto di giorno cercano subito un rifugio all'ombra.
Anche per loro è quindi importante una buona pacciamatura con foglie, paglia o sfalci di erbacce.
Infatti quando si solleva la pacciamatura se ne trovano sempre diversi.
Anche lasciar crescere erbe striscianti come Stellaria, Portulaca o Veronica(Occhi della Madonna)
crea un ambiente adatto a molti animali compresi i ragni lupo.
Un'altro posto in cui è facile trovarli di giorno è nei mucchi di compost o nei mucchi di potature
dei fruttiferi o degli olivi.
Per rendersi conto di quanti di questi ragni vivono nel nostro orto basta andarci di notte con
una luce elettrica e si vedrà facilmente il riflesso dei loro occhi che riflettono la luce come dei piccoli catarifrangenti.
Sono soprattutto i due occhi anteriori più grandi, che fra l'altro sono una delle caratteristiche
di questi ragni, a sembrare delle piccole stelline al buio.
Soprattutto nei periodi più caldi ho notato che vicino ai grandi mucchi di potature di olivo
se ne vedono molti di più che nei terreni troppo "puliti", specialmente se fresati.
Purtroppo qui da noi la maggior parte della gente ha ancora la brutta abitudine di bruciare
quello che rimane delle potature dopo averne tolta la parte ricuperabile come legna da ardere.
A parte il fatto che bruciare tutta quella sostanza organica lo ritengo uno spreco inspiegabile,
creare dei cumuli con le ramaglie favorisce molte specie di animali spesso molto utili.
Basta provare ad ammucchiare un pò di frasche e lasciarle per un un pò di giorni e poi andare
a sollevarle per vedere cosa c'è sotto.
Ragni, Coleotteri Carabidi, orbettini e mille altri animaletti utili a controllare la fauna di insetti
del nostro orto o frutteto.
Insomma tranne in quei casi in cui si è costretti a bruciare le potature per limitare il diffondersi
di malattie delle piante (come nel caso per esempio delle potature di pesco colpito dalla bolla
del pesco), conviene assolutamente non bruciare niente ma trovare dei posti dove accumulare
il tutto anno dopo anno. Anche perchè col tempo tutte quelle frasche si decompongono
trasformandosi grazie ai lombrichi in ottimo humus.
E se si lasciano i mucchi sempre nello stesso posto dopo qualche anno anche gli alberi si
avvantaggiano di questi posti sempre un pò più umidi e ricchi di nutrienti del terreno circostante.
Sotto a questi cumuli si possono anche predisporre dei rifugi per ricci o serpenti,
anche loro molto utili per l'orto.
So per esperienza diretta che per molte persone i miei mucchi sono "sporchi"
e l'idea di tutti gli animali che ci si rifugiano gli fa solo schifo, ma è ora di capire che se l'umanità
vuole continuare a sopravvivere deve imparare che non esistono animali "schifosi"
e che tutti sono importanti, e che poichè siamo noi umani a modificare spesso in peggio l'ambiente
tocca noi fare in modo di farli sopravvivere.
Sempre sperando che non sia troppo tardi, che fra veleni, gas serra, devastazioni di ogni genere,
per non parlare di scorie radioattive, ce la stiamo davvero mettendo tutta per distruggere la natura,
senza fermarci un attimo a riflettere che è dalla natura che traiamo il nostro sostentamento.
Spero che non si avveri mai la profezia che "quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto,
l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato vi accorgerete che non si può mangiare il denaro".