Thomisidae, i ragni granchio

Ragni granchio: ospiti da accogliere coi fiori

In molti conosciamo l'importanza delle piante aromatiche e di vari fiori come la Calendula o il Tagete nella difesa delle piante del nostro orto.
Producono varie sostanze chimiche (Sia nelle foglie che nei fiori che nelle radici ) che disorientano o addirittura repellono molti insetti che amano nutrirsi dei nostri  ortaggi.
Ma sono anche rifugio per molti predatori altrettanto utili per tenere sotto controllo gli insetti e acari parassiti.
Dedicherò diversi articoli agli abitanti delle mie siepi di piante aromatiche, ma per iniziare voglio dedicare alcune parole ad alcuni fra i predatori più formidabili
ma anche più belli che possiamo ospitare nel nostro orto, i ragni della famiglia Thomisidae, detti anche ragni granchio.
Sono diverse le specie che possiamo incontrare, ed è abbastanza facile vederli se si sa dove guardare e se si sa quanto possono essere mimetici questi ragnetti.
Infatti tutti questi ragni vivono principalmente sui fiori o comunque sulle parti più alte delle piante.
Non tessono ragnatele ma cacciano appostati sui fiori, a volte nascosti fra i petali, a volte addirittura aspettando al centro del fiore.
E questo è possibile solo grazie al fatto che spesso hanno esattamente lo stesso colore del fiore in cui vivono.

Thomisus onustus giallo su di una composita dello stesso colore che preda un dittero

Così possiamo incontrare ragni della stessa specie ma di diversi colori.
Probabilmente assumono il colore del fiore in cui effettuano la muta, infatti non sono in grado di cambiare colore, ma una volta che sono bianchi restano sui fiori bianchi,,e così per gli altri colori.


Thomisus onustus bianco screziato di giallo come i petali spolverati di polline di questa margherita che preda un dittero. Da notare i petali del fiore uniti in un piccolo padiglione nel quale il ragno può rifugiarsi, comportamento che si può osservare anche in altre specie di questa famiglia.

La tecnica di caccia è sempre la stessa; attendono immobili finchè un insetto non arriva alla portata delle loro zampe, poi con uno scatto fulmineo afferrano e mordono la preda che resta paralizzata all'istante.Ho assistito più volte alla cattura di diverse prede, anche molto più grandi dei loro predatori, e sempre l'insetto sembra fulminato quasi per magia, tanto è istantanea la paralisi che lo colpisce.
A volte le prede sono così grandi rispetto ai nostri ragnetti, che questi non possono far altro che mangiarsele sul posto; altre volte vanno a ripararsi sotto la corolla del fiore o sotto una foglia sia per nascondersi dai loro predatori. sia per ripararsi dal sole, visto che sono abbastanza sensibili alla disidratazione.
Ovviamente i nostri amici non sanno distinguere un insetto che ci dà fastidio da quelli che magari ci sono persino utili.
Anche così sono molto importanti per mantenere in equilibrio la popolazione degli insetti.
Ma possiamo anche cercare di "ottimizzare" il loro "lavoro" a nostro favore.
Un esempio: Un Thomisus onustus che vive su una pianta di lavanda sicuramente catturerà anche delle cavolaie oltre a tanti altri insetti che sono attratti da questi profumatissimi fiori. Ma se facciamo in modo da avere spesso delle Crucifere a fiori bianchi in fioritura, potremo avere diverse generazioni di ragni bianchi proprio sui fiori delle piante che più attraggono le cavolaie e allora certamente l'aiuto che ci daranno questi aracnidi nella lotta contro questa bella ma  per i nostri cavoli nefasta farfalla sarà più incisiva.
Per quanto riguarda le piante la scelta dipende sia dalle piante spontanee presenti nel nostro orto sia dalle piante che coltiviamo.
Chi per esempio ama i ravanelli e li semina a scalare per averne sempre qualcuno può lasciare andare in fiore quelli che non raccoglie e può avere così a disposizione dei fiori che attraggono molto le cavolaie sia come piante nutrici per le larve sia come fiori per gli adulti.
A questo punto se abbiamo dei ragni granchio nel nostro orto sicuramente qualcuno farà la muta anche sui fiori di ravanello e attenderà lì le sue prede, che in quel caso saranno spesso delle cavolaie, a tutto vantaggio dei nostri cavoli.
E lo stesso discorso vale anche per la rucola, il rapacciolo e simili.
E se disgraziatamente non vediamo neanche uno di questi preziosi alleati?
Fortunatamente non è difficile introdurli nel nostro orto.
Basta trovare qualche femmina bella gonfia di uova e portarla su un fiore dello stesso colore del ragno che troviamo.
Per trovarle dobbiamo guardare nei fiori muovendoci lentamente e badando a non far cadere la nostra ombra sui fiori, cosa che spesso provoca la fuga immediata con un balzo nel vuoto dei ragni. Altri si nascondono fra i petali, specie quando sono ancora piccoli.
Quando ne vediamo una basta andare con una scatolina sotto al fiore e chiudere il coperchio sul fiore al limite recidendolo e lasciandolo dentro al contenitore,
nel quale comunque è opportuno mettere delle foglie o dell'erba fresca per mantenere un certo tasso di umidità specialmente se dovessimo trasportarlo per diverse ore.
Consideriamo che una femmina può fare centinaia di uova e quindi non è necessario sterminare la popolazione di un prato per popolare il nostro orto.
L'ideale sarebbe trovare qualche femmina in posti diversi e abbastanza lontani fra loro per aumentare le probabilità di sopravvivenza della popolazione che cerchiamo di introdurre nel nostro orto.
Ma in genere non sarà necessario perchè per fortuna varie specie di questa famiglia sono abbastanza comuni.

Thomisus onustus rosa e bianco su fiore di lavanda che preda una cavolaia

L'unica cosa che dobbiamo fare noi è far sì che ci siano sempre delle belle fioriture possibilmente prolungate dove i nostri amici possano cacciare in pace.
Io ho visto che già solo con le fioriture di lavanda,salvia e rosmarino assicuro almeno quattro mesi di pacchia ai vari ragni che popolano il mio orto.
Per i mesi di fine estate e tutto autunno ci sono diverse composite perenni che sono degli ottimi rifugi per questi ragni.

Misumenia vatia che preda un dittero

Scelgo ovviamente sempre piante rustiche,bisognose di poche cure e adatte al nostro clima abbastanza secco.
Ognuno dovrà sperimentare le piante adatte al posto in cui vive.
Con un pò di esperienza non è difficile avere sempre, anche solo con le piante perenni, qualche pianta in fiore.
Ma anche fra le piante annuali molte possono essere utili per questi ragni.
Mi sento di raccomandare in maniera particolare le utilissime calendule, che comunque non dovrebbero mai mancare in un orto biologico per tanti motivi che ora non sto qui a raccontare visto che non sono certo un segreto.

Synaema globosum che preda un imenottero nascosto fra i petali di una calendula

Io ho solo trovato un motivo in più per coltivare piante che da sempre si coltivano negli orti italiani e che solo l'agricoltura industrializzata ha eliminato dai suoi campi a bassissima biodiversità, coi danni a tutti noti.

Femmina di Synaema globosum prossima alla deposizione delle uova che si è costruita un rifugio legando insieme due fiori


Runcinia lateralis su fiore di Asterisco spinoso(Pallenis spinosa), una composita molto comune tra i nostri olivi, molto resistente a climi siccitosi e che fiorisce quando ormai tutti gli altri fiori sono sfioriti da tempo. Ospita spesso anche altre specie di Thomisidae.


Un Thomisidae del genere Heriaeus, che come tanti ragni di questa famiglia vive sulle cime delle piante, solo che in questo caso piante senza fiori colorati
(se non di verde) , come questa chenopodiacea.

Non tutti i ragni di questa famiglia vivono ai piani alti del nostro orto o dei prati che lo circondano.
Molti anzi vivono proprio al livello del suolo o sotto sassi, tronchi e quant'altro,  dimostrando ancora una volta l'adattabilità di questa famiglia.
Ma questa è un'altra storia, e la racconteremo un'altra volta.