Argiope fasciata o ragno vespa (Argiope bruennichi)
L'Argiope fasciata (Argiope bruennichi, fam.Araneidae) è uno dei ragni più appariscenti che abbiamo in Italia.
Le strisce bianco-giallo-nere e le dimensioni delle femmine il cui corpo può essere più lungo di 2 cm e la lunghezza totale anche più di 5 cm lo rendono inconfondibile e facilmente
individuabile.
E' un ragno diurno che tesse le sue tele tra la vegetazione bassa in luoghi se non assolati comunque caldi.
Nel nostro orto le trovo spesso tra i pomodori o tra le siepi di rosmarino, in genere col centro della tela ad un'altezza da terra intorno al mezzo metro o anche meno,raramente di più.
Il che vuol dire che la tela cattura soprattutto gli insetti che si spostano molto vicini al terreno come le cavallette ed altri insetti che saltano o volano abbastanza bassi.
Catturano insetti di tutte le dimensioni, dai piccoli moscerini della frutta tipo Drosophila fino fino a cavallette lunghe 3-4 cm.
Solo se una preda è davvero troppo grande, per non farsi distruggere completamente la tela, staccano i fili che la tengono invischiata fino a che non cade dalla tela.
La tela di questi ragni ha un tipico disegno a zig-zag, detto stabilimentum, posto sotto e sopra
il centro nel quale il ragno aspetta le sue prede.
Ci sono varie ipotesi su questo comportamento, dal fatto che la tela diventa più visibile
per gli uccelli che così potrebbero evitarla, al fatto che quelle parti della tela riflettono di più gli
ultavioletti che attraggono gli insetti, fino a pensare che così potrebbe mimetizzarsi meglio,
cosa che però altri ragni (come per esempio la Cyclosa conica) fanno molto meglio.
Magari c'è un pò di verità in ognuna di queste ipotesi,
senza che sia solo una la causa di questo comportamento.
L'Argiope è un ragno stagionale dalla crescita molto rapida che richiede una grande quantità
di cibo, quindi contribuisce in modo concreto al controllo degli insetti nell'orto.
Per capire meglio l'importanza dei ragni nella predazione degli insetti, non si deve solo pensare
agli esemplari adulti che vediamo a fine estate ma anche alle centinaia di giovani ragni
che vengono predati prima di diventare adulti ma che fino alla loro morte comunque catturano
un numero enorme di piccoli insetti.
Ogni femmina adulta produce 1-3 ovisacchi, ognuno con 3-400 uova che attacca alla
vegetazione dove restano fino in primavera quando i piccoli nascono e poi si diffondono
lasciandosi trasportare dal vento attaccati ai loro fili.
L'accoppiamento è molto rischioso per i maschi, molto più piccoli e meno appariscenti
delle femmine, che spesso finiscono uccisi o mutilati dalle femmine che cercano di fecondare.
Quando tentano di avvicinarsi alla femmina si muovono con molta prudenza e alternano
il movimento anche con lunghe pause di immobilità.
Anche per questi ragni la presenza di piante perenni nell'orto è molto importante, per garantire
la sopravvivenza di almeno una parte degli ovisacchi fino alla primavera successiva.
Se nell'orto coltiviamo solo le solite piante annuali che togliamo a fine ciclo, toglieremo anche
gli ovisacchi attaccati magari alle canne dei pomodori o ad altre piante.
A proposito, visto che sono abbastanza grandi e facilmente riconoscibili, quando a volte mi capita
di trovarne attaccati a sostegni che devo togliere metto la parte con attaccato l'ovisacco incastrata
fra i rami di rosmarino delle nostre siepi, in maniera da permetterne la sopravvivenza.
Un ultima nota sulla loro pericolosità per noi umani, che è praticamente nulla.
Infatti se disturbati prima fanno oscillare velocemente la ragnatela per disorientare l'eventuale
predatore, e se il pericolo persiste in genere si lasciano cadere a terra.
Ma se proprio si dovesse essere morsi al massimo si avrà un pò di bruciore e un pò di
arrossamento della parte colpita.
Quindi rallegriamoci della presenza di questi gioielli della natura
e cerchiamo di favorirli più che possiamo.