Mosche predatrici: gli Asilidi (fam.Asilidae)
Una delle famiglie di insetti che più contribuiscono al controllo della fauna di insetti
è la famiglia degli asilidi (Asilidae), mosche predatrici di varie dimensioni, fino ai 3cm e oltre.
Sono tutti molto veloci ed abili nel catturare le loro prede al volo, e sono così forti,
almeno alcune specie, da riuscire a sopraffare prede anche 4 volte più grandi di loro.
Anche perchè quando afferrano le loro prede le pungono col loro apparato boccale di tipo pungente-succhiante ed iniettano un liquido con una componente neurotossica che paralizza le prede, poi la
componente proteolitica scioglie i tessuti interni delle prede che poi vengono succhiati dai nostri asilidi in tempi abbastanza brevi.
Un pò come nei ragni.
Spesso cacciano da un posatoio fisso, dal quale partono per catturare prede che passano
in un raggio abbastanza ampio, cosa che fa pensare che sono dotati di un ottima vista
e che proprio la vista è il principale organo di senso coinvolto nella caccia.
Anche per questo amano trovarsi un posatoio in uno spazio aperto e luminoso.
Le ore in cui è più facile vederle cacciare sono quelle più luminose e calde della giornata,
quando fa più fresco in genere si nascondono fra la vegetazione più fitta.
Sono tutte mosche dalla forma allungata, con le zampe lunghe adatte ad afferrare le prede al volo, alcune sono quasi simili a delle libellule, che sono tra i più forti predatori dell'aria fra gli
insetti.
Ovviamente una forma di convergenza evolutiva dovuta ad una alimentazione molto simile.
Della loro biologia non si sa ancora molto.
La deposizione delle uova avviene in varie modalità.
Alcune depongono le uova allungate su varie piante, altre rilasciano uova più sferiche
a spaglio in giro, altre ancora depongono le uova nel terreno, o anche sotto la corteccia
o in parti in decomposizione di alberi.
Pare che alcune larve nei primi stadi di sviluppo non si nutrono se non delle risorse dell'uovo.
Altre pare che si comportano da ectoparassiti di altri insetti o larve di insetti.
Fino ad alcune che negli stadi finali di sviluppo arrivano ad essere dei veri micropredatori.
Pare che alcune si nutrano anche di sostanza organica in decomposizione o di vegetali.
Lo sviluppo di queste larve può durare da pochi mesi a quasi tre anni,
durante i quali contribuiscono al controllo degli insetti forse più che da adulti.
Svernano come pupe dalle quali poi in primavera fuoriescono gli adulti.
Fra gli adulti sono le femmine le più impegnate nella caccia,
probabilmente perchè per produrre le uova hanno ovviamente bisogno di più proteine dei maschi.
A volte è facile confondere gli asilidi con i tafani.
Uno passa nell'orto e all'improvviso un moscone agitatissimo si mette a ronzarci intorno.
Facile pensare a male.
Invece a volte si è solo passati vicino ad un posatoio,
e se si ha la pazienza di osservare un attimo si vedrà il moscone posarsi di nuovo,
e se ci si avvicina molto lentamente e senza far cadere la propria ombra sulla mosca
si potrà riconoscere che invece abbiamo a che fare con un utilissimo guardiano del nostro orto.
Al solito si tratta di imparare ad osservare con un pò di attenzione.
Invece di iniziare subito a dare manate all'aria.
E se poi è davvero un tafano stare fermi lo farà posare su di noi dandoci la possibilità, se si vuole,di eliminare il rompiscatole con un colpo rapido di mano.
Dalla biologia di questi insetti possiamo dedurre diverse cose.
Che per esempio chi fa i cumuli su cui coltivare se usa anche della legna marcia favorirà alcuni asilidi, che se si può evitare di vangare si salveranno più uova di quelle che vengono sparse in
giro, insomma come al solito si tratta non di fare l'orto con la mania di tenere tutto pulito, ma con un pò di attenzione verso tutti quelli che ci vivono.
Se vogliamo avere un orto che non abbia bisogno di troppi interventi.
Perchè ogni volta che modifichiamo le condizioni di vita degli abitanti del nostro orto provochiamo una specie di cataclisma.
Che alla lunga poi crea degli squilibri ai quali poi ci toccherà porre rimedio.
Se ci si bada si può imparare ad evitare gli errori più grandi.
Ed avere un orto sano senza alcun intervento a posteriori, che per me è sempre indice che si è sbagliato qualcosa.