Le formiche Tapinoma

Le formiche di varie specie possono dare molti problemi nell'orto.

Ci sono quelle che ti rubano i semi appena seminati ripulendo per esempio un aiuola seminata a carote.

Ci sono quelle piccolissime che si mangiano i semi appena germogliati lasciandone il guscio vuoto.

Altre ti rosicchiano le patate lasciandole piene di buchi.

Molte allevano afidi per nutrirsi dei succhi zuccherini che producono.

E l'elenco potrebbe continuare ancora.

Anche se ovviamente svolgono anche delle funzioni utili, come uccidere lumache o altri mangiaverdure.

Ma poi ci sono le formiche del genere Tapinoma.

Io ho avuto la sfortuna di conoscere meglio la Tapinoma erraticum.

Dopo anni di lotta paziente ho iniziato a capire alcune strategie che possono limitarne drasticamente la presenza nell'orto.

Ma procediamo con ordine.

Qualche anno fa, in primavera, dopo aver seminato e trapiantato buona parte delle piante estive mi sono ritrovato l'orto invaso da un numero impressionante di colonie di piccole (3,5-5mm) formiche nere.

Alcune colonie si estendevano anche per un metro quadrato e più, altre erano più piccole.All'inizio cercai di disturbarle andando con la vanga a scavare i loro nidi, anche in profondità, ma non gli faceva niente. Poi ho provato con l'acqua bollente, ma ovviamente questo è un rimedio che puoi adottare solo dove non hai piantato niente, e poi non si riesce ad ucciderne molte. Ho provato col piretro spruzzato direttamente sulle colonie a litri, senza risultati apprezzabili. E mentre cercavo di venire a capo di questa invasione intere semine di piselli distrutte dalle formiche che scavavano vicine alle radici facendoli seccare sia a causa dello scavo in sè, sia perchè allevavano gli afidi attaccandoli direttamente

alle radici. Lo stesso anche coi cavoli appena trapiantati, oppure infestando di afidi i fagiolini.

Alle melanzane poi tagliavano via i fiori per succhiare la linfa che usciva dai tagli.

Insomma un disastro.

Preso dalla disperazione, e non volendo comunque usare veleni più potenti ho inziato ad usare un piccolo cannello a gas, di quelli che utilizzano le bombolette di gas da campeggio, e con molta pazienza e perseveranza sono riuscito a controllarne il numero in modo da poter comunque raccogliere qualcosa.

Ma a forza di lottare con queste pesti ho imparato a conoscerle meglio.

Le formiche di questo genere sono sicuramente molto eliofile, gli piacciono i terreni caldi e ben esposti al sole, in particolare amano i piani inclinati esposti a sud, per esempio quando tiravo solchi per piantare, che so, i pomodori, la parte che colonizzavano per prima erano i lati esposti a sud delle cunette che si formanno ai lati dei solchi, cioè le parti meglio esposte al sole. Specialmente dove la terra era più sabbiosa in pochi giorni si formavano dei formicai lunghi anche 2 metri. Queste parti più evidenti delle loro colonie erano soprattutto le camere di incubazione per le uova e larve.

Sotto uno strato sottile di terra, pochi millimetri, andando a scavare trovavo davvero milioni di uova e larve. Che puntualmente bruciavo. Scavando un pò di più iniziai a trovare anche le regine.

Infatti queste formiche sono poliginiche, cioè mentre altre specie di formiche hanno una regina per ogni colonia, queste ne possono avere anche 100 o più. Poichè sono le regine a fare le uova questo spiega perchè queste formiche si riproducono così in fretta. Un'altra conseguenza di questa poliginia è che mentre le altre formiche si riconoscono come appartenenti alla stessa colonia dall'odore che viene prodotto dalla regina, e difendono il nido da tutte le altre, anche se appartengono alla stessa specie, queste ovviamente non hanno questa caratteristica, e così anche se riesci a distruggere completamente la colonia, tutte quelle che in quel momento sono in giro in cerca di cibo possono anche andare a rifugiarsi in una colonia vicina senza essere scacciate. Cioè mentre le altre specie di formiche formano delle colonie che non hanno rapporti con colonie vicine della stessa specie, come tante città nettamente separate una dall'altra, queste praticamente formano delle società molto più complesse, dove tutte le colonie possono comunicare tra loro, tanto da rendere quasi impossibile stabilire dove inizia o finisce una colonia. In effetti queste formiche mi hanno sempre fatto pensare più ad uno stato composto di molte città ben collegate tra loro che non alle città-stato che formano altre specie.

Queste formiche si riconoscono da varie caratteristiche, oltre che ovviamente da un esame al microscopio. Innanzitutto da quanto ho scritto fin'ora, cioè se si seguono le file di formiche si vede che ogni colonia sembra avere delle “succursali”, ma andando a scavare si vede che anche in queste ci sono delle regine, che si riconoscono dalle dimensioni molto maggiori delle operaie.

Un'altra caratteristica è che spesso dove passano scavano delle specie di strade coperte, almeno in parte. Poi ho notato che gli piace scavare sotto qualsiasi oggetto a contatto col terreno, come pezzi di canna, foglie o per esempio le canalette per l'irrigazione goccia a goccia, spesso ricoprendo l'oggetto con la terra scavata.

Se si va a sollevare l'oggetto in questione spesso sotto è pieno di uova e larve

Poi a differenza di altre formiche nere che capita di vedere, se vai a toccare il formicaio ti si arrampicano addosso molto in fretta e senza alcuna paura, quando altre formiche invece si agitano molto ma difficilmente ti attaccano in massa in quella maniera.

Un'altra cosa che ho notato è che quando non c'è il sole sembrano quasi scomparire.Dopo il tramonto se ne vedono pochissime.

Penso che con queste caratteristiche sia facile riconoscerle anche senza una determinazione al microscopio.

A questo punto il problema era: che fare?

Predatori così prolifici ed efficienti da stare dietro a queste bombe demografiche non ne conosco.

Certo le galline possono essere d'aiuto, ma non si possono certo lasciare a razzolare continuamente nell'orto, perchè ovviamente si mangiano anche i nostri ortaggi.

Ho già scritto che le Tapinoma sono fortemente eliofile.

Col tempo ho notato che dove non avevo diserbato grosse colonie non ce n'erano.

E così ho iniziato a sperimentare una lotta basata sull'uso razionale dell'ombra.

Faccio un esempio.

Prima seminavo sempre i piselli “mezza rama” che crescono alti ca. un metro.

E più o meno un mese o poco più dopo la semina ci passavo con la zappa a togliere le erbacce.

Le formiche facevano danni enormi.

Ora semino i piselli rampicanti che crescono alti ca. 2 metri in file orientate est ovest, in modo che si fanno ombra fra loro quasi per tutto il giorno, e soprattutto nelle ore più calde.

Lascio crescere le erbacce finchè i piselli non sono alti almeno un metro in modo da lasciare il terreno sempre ombreggiato, prima dalle erbacce e poi dai piselli stessi. Quando poi elimino almeno in parte le erbacce più alte non tocco quelle che crescono davanti alla fila più a sud.

Con questo sistema sono arrivato quasi a stufarmi di raccogliere piselli, neanche una pianta danneggiata.

Questo è uno di quei casi dove modificando le condizioni ambientali a nostro vantaggio si possono ottenere degli ottimi risultati senza alcun trattamento.

Ovviamente lo stesso discorso vale anche con altre piante, e se si impara a tenere sotto controllo queste formiche poi anche con quelle coltivazioni dove non si può aspettare a diserbare come coi piselli rampicanti, per esempio le carote, non si hanno grandi problemi.

E se poi per sbaglio si diserba un pezzo e rimane troppo a lungo esposto al sole favorendo di nuovo le nostre Tapinoma si può sempre tornare a dargli una bottarella col bruciatore.

Ma la semplice verità che vado sempre più imparando è che la terra non deve restare scoperta se no qualche squilibrio prima o poi arriva.

Ormai quando vedo un terreno infestato dai rovi o da altre piante pioniere mi viene da pensare che queste piante sono come un cerotto per curare e proteggere una ferita, chiamata anche disboscamento.

Un'ultima curiosità.

Mentre di formiche che allevano afidi avevo già sentito parlare, oltre che ad averle viste tante volte,

queste le ho viste allevare anche un altro omottero, che fra l'altro non sono riuscito a determinare, che sembra un Issidae. Per la verità gliel'ho visto fare solo un anno, però aggiungo qui una foto, se qualcuno ne sapesse qualcosa e volesse scrivermi due righe ne sarei molto grato.

E prima che mi dimentico ho notato anche un'altra cosa che non ho trovato scritto da nessuna parte, e cioè che spesso nei nidi di queste formiche ho trovato anche formiche di altre specie, come nei formicai di specie schiaviste, che cioè rapiscono larve di altre formiche e poi le sfruttano come forza lavoro.

Però non gliel'ho mai visto fare, quindi potrebbe anche essere che semplicemente convivono in qualche maniera, anche se in genere le Tapinoma soppiantano tutte le altre formiche nei terreni che infestano.

Quando penso che oggi la zoologia è quasi solo ricerca nel campo della biologia molecolare, con tutte le cose che ancora ci sarebbero da scoprire semplicemente osservando un pò meglio gli animali nel loro ambiente resto un pò perplesso. Ma magari sono io che sono ignorante.